Oracolo della Sibilla Torino da non perdere
Oracolo della Sibilla Torino da non perdere
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DA NON PERDERE

Porta Palatina

Oracolo della Sibilla Torino Porta Palatina Era la porta principale che consentiva l'accesso da nord alla città.
Essa rappresenta la principale testimonianza archeologica dell'epoca romana della città, e una delle porte del I secolo a.C. meglio conservate al mondo.
Insieme all'antico teatro, posto a poca distanza, è compresa nell'area del Parco Archeologico inaugurato nel 2006.


Cattedrale di San Giovanni Battista

Oracolo della Sibilla Torino Cattedrale di San Giovanni Battista Duomo di Torino, è il principale luogo di culto cattolico della città, sorge a pochi passi dal Parco Archeologico (in un'area dove prima sorgevano tre chiese paleocristiane), fu edificato alla fine del XV secolo ed è l'unico edificio religioso in stile rinascimentale della città.
Dal 1578 il Duomo ospita la Santa Sindone.
Nel corso del Seicento la cattedrale è stata ampliata per permettere di conservare al meglio la reliquia, l’incarico di progettare e realizzare la Cappella per custodirvi la Santa Sindone fu affidato alla fine del XVII secolo a Guarino Guarini, frate teatino, tra i maggiori architetti del barocco piemontese.

Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja

Oracolo della Sibilla Torino Palazzo Madama E' un complesso architettonico e storico situato nella centrale piazza Castello, i tratta di un connubio di duemila anni di storia di Torino, da antica porta orientale della colonia romana di Julia Augusta Taurinorum a Casaforte difensiva, quindi a Castello vero e proprio, simbolo del potere sabaudo fino al XVI secolo, quando fu preferito l'attuale Palazzo Reale come sede dei duca di Savoia,.
La parte occidentale del primo complesso medioevale, fu poi chiamato Palazzo Madama perché nella prima metà del XVII secolo fu abitato da Madama Cristina di Borbone-Francia, detta la prima Madama Reale, quindi da Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, detta la seconda Madama Reale.
Fu per quest'ultima che l'attuale facciata fu disegnata, nel 1716-1718, dall'architetto di corte Filippo Juvarra. Nel palazzo ha sede il Museo civico d'arte antica.

Chiesa di San Domenico

Oracolo della Sibilla Torino Chiesa di San Domenico Situata nell'omonima via, fu edificata nel XIV secolo, e rappresenta l'unico monumento completo autenticamente medioevale dell'intera città, pur se modificata in epoca barocca e riportata successivamente alle originali forme gotiche tramite restauri conservativi ottocenteschi.



Mastio della Cittadella

Oracolo della Sibilla Torino Mastio della Cittadella Unico edificio superstite del complesso sistema difensivo torinese, progettato da Francesco Paciotto per Emanuele Filiberto a partire dal 1564 in uno stile a cavallo fra quello rinascimentale e quello barocco.




Borgo e Castello medievale

Oracolo della Sibilla Torino Castello medievale Edificato nel Parco del Valentino, in occasione dell'Esposizione Internazionale del 1884, sono un'accurata ricostruzione di case gotiche del Piemonte e della valle d'Aosta, opera dell’architetto Alfredo d’Andrade.
Palazzo Reale è collocato nel cuore della città, nella piazza adiacente alla centrale Piazza Castello, l’edificio fu antica dimora dei duchi ed in seguito centro di potere della famiglia sabauda per tre secoli. I lavori di ampliamento e ristrutturazione del palazzo furono progettati tra la fine del XI e l’inizio del XVII secolo da Ascanio Vittozzi e in seguito affidati a Carlo di Castellamonte.
L’inconfondibile facciata del palazzo è composta da una parte centrale e due laterali più alte, il suo interno è caratterizzato da eleganti decorazioni: intagli raffinati, affreschi.
Dietro al palazzo, poi, si estendono i Giardini del Parco Regio.
Dopo l’Unità d’Italia, la famiglia reale si trasferì a Firenze e il Palazzo di Torino fu utilizzato come semplice alloggio per le loro visite nel capoluogo piemontese.
Con la fine della Monarchia nel 1946, l’edificio venne quasi totalmente abbandonato e solo nel 2007 il Palazzo Reale fu riaperto al pubblico.
Patrimonio dell’UNESCO dal 1997, è uno dei più importanti siti d’interesse artistico e culturale della città di Torino.

Museo Egizio

Oracolo della Sibilla Torino Museo Egizio E' il secondo più importante al mondo dopo quello de Il Cairo, ha sede nello storico Palazzo dell'Accademia delle Scienze, eretto nel XVII secolo dall'architetto Guarino Guarini.
Nel 1824 il re Carlo Felice acquistò una grande collezione di più di cinquemila reperti riuniti dal piemontese Bernardino Drovetti (console di Francia durante l’occupazione in Egitto) con altre collezioni tra cui quella di Donati e con diverse antichità possedute da Casa Savoia, nacque così il primo Museo Egizio del mondo.
La collezione è caratterizzata da numerosi oggetti e documenti quali statue, papiri, sarcofagi, stele, mummie, amuleti, monili, vasellame. Verso la fine del 1800 il direttore del museo, Ernesto Schiaparelli, si mise personalmente a condurre importanti campagne di scavi in Egitto e avviò nuove acquisizioni. Intorno agli anni trenta del '900, la collezione arrivò a contare oltre 30 000 pezzi in grado di testimoniare i più importanti aspetti dell'Antico Egitto.
Dopo i recenti lavori di ampliamento degli spazi espositivi e riordino della collezione, il museo è stato riaperto nel 2015, dopo tre anni di chiusura.

Galleria Sabauda

Oracolo della Sibilla Torino Galleria Sabauda E' tra le più importanti gallerie pubbliche d’Italia, ospita una significativa raccolta di oltre 700 opere tra quadri, dipinti, statue e pale d’altare di artisti italiani ed europei dal XIII al XIX secolo.
Il Museo fu inaugurato a Palazzo Madama nel 1832 da re Carlo Alberto di Savoia, con il nome di Reale Galleria: raccoglieva circa 300 opere, frutto della passione per l’arte di Casa Savoia.
In seguito verso la fine del 1800 Vittorio Emanuele II la donò alla Nazione denominandola Regia Pinacoteca Nazionale.
Cinque anni dopo, grazie agli sforzi di Massimo d’Azeglio, la collezione fu trasferita al secondo piano del Palazzo dell’Accademia delle Scienze, nella sua nuova sede, il museo fu riorganizzato e le opere esposte per scuole pittoriche e in ordine cronologico.
Fra i contenuti di maggior interesse spicca una raccolta importante di autori piemontesi, fra cui Giovanni Martino Spanzotti, Macrino d'Alba, Bernardino Lanino, Il Moncalvo, Gaudenzio e Defendente Ferrari, una serie di opere prodotte dai maggiori nomi della pittura italiana, come Beato Angelico, Andrea Mantegna, Tintoretto, Guercino, Giambattista Tiepolo,Guido Reni.
Numerosi sono anche dipinti della Scuola Fiamminga, con nomi quali Van Dyck, Rubens, Rembrandt, i Brueghel, Memling e Van Eyck. Recentemente, nel dicembre 2014 il Museo è stato trasferito e le sue opere riallestite nella cosiddetta Manica Nuova di Palazzo Reale, realizzata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Palazzo Carignano fu commissionato da Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano a Guarino Guarini, che lo costruì fra il 1679 e il 1685.
È un notevole esempio di architettura barocca piemontese, caratterizzato da una pianta ad U ed una singolare struttura architettonica costituita da una torre ellittica, leggermente arretrata in facciata e due ali laterali che si snodano per formare un cortile quadrato cinto completamente dal corpo di fabbrica.
L’edificio, che alterna tratti concavi con parti convesse, è rivestito, in semplice mattone preziosamente lavorato.
Gli interni del palazzo sono splendidamente affrescati e decorati a stucco.
Attualmente ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano.

Chiesa di San Lorenzo

Oracolo della Sibilla Torino s.lorenzo Chiamata anche Real Chiesa di San Lorenzo in quanto chiesa del Palazzo Reale voluta dai Savoia, fu intitolata al Santo dopo la vittoria ottenuta sui francesi da parte del duca Emanuele Filiberto il 10 agosto 1557, giorno appunto di San Lorenzo.
L’edificio si trova nella centrale Piazza Castello, fu progettato da Guarino Guarini e costruito tra il 1668 e il 1687.
Di stile barocco, senza facciata, con pianta ottagonale e forte slancio verticale, la chiesa è un po’ nascosta e non visibile immediatamente, essa custodisce al suo interno la copia della Sacra Sindone.
La storia della Chiesa di San Lorenzo è strettamente connessa a quello della Sacra Sindone.
Nel 1578 lo stesso Emanuele Filiberto dopo il trasferimento della capitale del ducato Savoia a Torino vi portò il sacro telo per permetterne la venerazione all’arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo, recatosi fin là a piedi come ringraziamento per la fine della peste.
In quell’occasione, durante la celebrazione della messa, la Sacra Sindone fu esposta sull’altare della Chiesa.
Oggi la Sacra Sindone è invece custodita nel Duomo di Torino, mentre una copia su tela fotografica è conservata in una delle sale della Chiesa di San Lorenzo.
Oltre alla copia della Sindone e alla sua storia, si può ammirare nella Chiesa di San Lorenzo la splendida cupola, ripresa dall’architettura islamica con la stella ad otto punte e l’altare maggiore, costruito nel 1680; mentre le colonne e i marmi policromi, danno un particolare colore a tutto l'interno.

Gran Madre di Dio

Oracolo della Sibilla Torino gran madre E' una chiesa neoclassica sorta fra il 1827 e il 1831 sulle rive del Po; fu costruita per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I dopo il Congresso di Vienna.
Davanti ad essa si apre l'imponente Piazza Vittorio Veneto, cui è collegata tramite il Ponte Vittorio Emanuele I.
Nella sua realizzazione, l'architetto reale Ferdinando Monsignore si ispirò al Pantheon, che la Gran Madre di Dio infatti ricorda.
Ai lati della scalinata che conduce all'ingresso, le due statue raffiguranti la Fede e la Religione sono state realizzate dal carrarese Carlo Chelli.
Questa chiesa è inoltre molto amata dagli esoteristi per le leggende legate a essa ed è anche mausoleo-ossario della prima guerra mondiale.

Castello del Valentino

Oracolo della Sibilla Torino valentino Situato nell’omonimo parco cittadino sulle rive del fiume Po, l’edificio deve la sua forma attuale alla madama reale Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo I, infatti lo splendido palazzo è formato da quattro torri angolari, che circondano l'edificio a forma di ferro di cavallo e i tetti con due piani mansardati, che sono tipicamente transalpini.
I lavori durarono quasi 30 anni, dal 1633 al 1660 su progetti di Carlo e Amedeo di Castellamonte.
La duchessa Maria Cristina vi abitò fin dal 1630 tra gli affreschi di Isidoro Bianchi e i preziosi stucchi.
Dopo diverse e successive destinazioni d'uso, il Castello è attualmente sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
Il recente restauro delle sale del piano nobile ha restituito lo splendore originario agli affreschi.

Villa della Regina

Oracolo della Sibilla Torino villa regina fu commissionata intorno al 1615 all'architetto Ascanio Vittozzi (già progettista del Palazzo Reale di Torino), che però morì nello stesso anno.
La villa, originariamente concepita come una sontuosa residenza di campagna con annessi vigneti, fu allora realizzata dagli architetti Carlo e Amedeo di Castellamonte su commissione del cardinale Maurizio di Savoia, secondogenito del duca Carlo Emanuele I.
L’edificio era circondato da uno splendido giardino all’italiana, con fontane, statue, scalinate e sul retro fu edificato il padiglione dei Solinghi, una costruzione a due piani a forma di pagoda in cui si riuniva l’Accademia dei Solinghi, circolo di intellettuali fondato proprio da Maurizio di Savoia.
Nel corso dei secoli il complesso subì numerosi rimaneggiamenti, dovuti alle esigenze della famiglia regnante, soprattutto delle duchesse e delle regine che la elessero dimora prediletta. La villa fu per molto tempo abbandonata, inserita dall'Unesco nella lista dei beni patrimonio mondiale dell'umanità, dal 1994 è stata oggetto di un complesso restauro che oggi le ha restituito l'antico splendore.

Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Oracolo della Sibilla Torino gam Meglio conosciuta con il nome di GAM, fu fondata nell’ultimo decennio del XIX secolo.
Torino fu la prima città italiana che promosse una raccolta pubblica d'arte moderna come parte costitutiva del proprio Museo Civico, aperto nel 1863.
Le collezioni furono conservate dapprima insieme alle raccolte di arte antica in un edificio presso la Mole Antonelliana, successivamente nel 1895 furono trasferite in un padiglione prospiciente corso Galileo Ferraris, costruito anni prima per una mostra d'arte e rimasero lì fino al 1942.
Durante la Seconda Guerra Mondiale quel padiglione fu distrutto e sul medesimo sito sorse l'attuale edificio progettato da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti, che fu inaugurato nel 1959.
Il patrimonio artistico della Galleria è costituito da 15.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie, oltre che da una ricca collezione di disegni e incisioni.
Alla GAM potrete ammirare le opere di grandi artisti italiani dell’Ottocento come Fattori, Pellizza da Volpedo e Fontanesi e del Novecento come De Pisis, Casorati, Morandi.
Numerose sono anche le opere delle avanguardie storiche internazionali tra cui spiccano i nomi di artisti come Paul Klee, Picabia e Marx Ernst e le avanguardie del secondo dopoguerra tra cui Pistoletto, Boetti, Paolini.

Mole Antonelliana

Oracolo della Sibilla Torino mole Antonelliana Simbolo incontrastato della città, con i suoi 167 metri di altezza, prende il nome dall'architetto novarese Alessandro Antonelli che la realizzò tra il 1863 e il 1889.
Il progetto univa la cultura neoclassica dell’architetto alla tradizione locale barocca, spingendo le modanature al limite delle possibilità di tenuta.
La costruzione presentava una massiccia parte inferiore di forme classicheggianti, su cui s’innalzava l'alta cupola quadrangolare, sormontata da un tempietto a due ordini che reggeva la guglia.
La Mole Antonelliana avrebbe dovuto essere il tempio ebraico della Comunità israelita torinese; in seguito la Comunità vendette l’edificio al Comune di Torino per via dei costi sempre più elevati che richiedeva la costruzione e fu destinata a sede del Museo Civico.

Gli edifici Liberty

Oracolo della Sibilla Torino Villa Scott Tra i più importanti Casa Fenoglio-Lafleur, Villa Scott (è la villa del film Profondo Rosso, girato a Torino nel 1974 da Dario Argento), Villino Raby, Casa della Vittoria, realizzati tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
Sull'onda del crescente successo delle edizioni dell'Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna (culminato con quella del 1902), Torino venne infatti considerata come una delle capitali del Liberty.

Portici Monumentali

Oracolo della Sibilla Torino Portici Monumentali Una caratteristica di Torino è costituita dai portici che si sviluppano per oltre 18 km dei quali circa dodici sono interconnessi.
I primi portici risalivano al Medioevo ma è a partire dal XVII secolo che si cominciò a costruire i portici monumentali tuttora presenti.
La prima testimonianza è l'ordinanza di Carlo Emanuele I di Savoia nel 1606, in merito alla costruzione di piazza Castello secondo il progetto di Ascanio Vittozzi che comprendeva portici attorno a tutta la piazza.
Anche nel progetto di piazza San Carlo di Amedeo di Castellamonte di qualche anno successivo erano previsti portici tutt'attorno.
Negli stessi anni Filippo Juvarra costruì i portici di porta Palazzo. Nel corso del XIX secolo si aggiunsero quelli dell'attuale piazza Vittorio Veneto, piazza Carlo Felice e piazza Statuto.
Le due stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa vennero congiunte con un percorso porticato. Il loggiato che unisce piazza Castello con piazza Vittorio Veneto attraverso via Po sul lato sinistro fu progettato in modo tale da proseguire anche nell'attraversamento delle vie per permettere al re di giungere fino al Po senza bagnarsi in caso di pioggia.